Interpreta le tendenze anni ’80 con la cartella Naj-Oleari
Cosa resterà di questi anni ’80? Si chiedeva nel 1989 un giovanissimo e già nostalgico Raf. Oggi possiamo rassicurarlo: caro Raf, molto è rimasto o meglio tornato.
I fashion designer sembrano divertirsi ad attingere dalla loro soffitta anni ’80 e Balenciaga nell’ultima sfilata ha rispolverato le spalline imbottite e marziali. Le star non sono da meno e si ispirano agli Eighties per creare i loro outfit più cool, così capita di incrociare per le strade londinesi una Vittoria Beckman con un power suit che fa subito venire in mente Melanie Griffith in Working Girl.
Mentre la modella Heidi Klum sembra un’odierna Charlotte di Top Gun quando coraggiosamente rispolvera il bomber, over di almeno due taglie in più e lo indossa senza paura di nascondere le sue forme. Tanto non ha nulla da dimostrare. Torna la vita alta nelle gonne, nei jeans e nei pantaloni eleganti. E il suo ritorno è spesso associato a bra super ridotti che scoprono pance piatte e meno piatte perché quando il trend è forte non esistono scuse: devi utilizzarlo.Salviamo tutto degli Eighties?
Finora niente di così impossibile da indossare, ma se fossero tornate di moda anche le tute in acetato? O i vestiti e il trucco fluo? Sareste state pronte a vestire i panni di Jem e le Holograms? Probabilmente sì. Perché poi in definitiva quello che ci piaceva di più di quegli anni ’80 era lo spirito: la spensieratezza, le infinite possibilità, il coraggio di vivere avventure come i Goonies, di gironzolare per lo spazio-tempo a bordo di una DeLorean, di creare a partire da una Barbie, un fulmine, un Commodore, due adolescenti, una donna altamente esplosiva come Kelly LeBrock.
Tutto sembrava possibile…
Ci piaceva quella potentissima e magica creatività degli anni ’80 che si traduceva materialmente nell’uso delle fantasie Naj-Oleari che ricoprivano: zaini, cartelle, quaderni, diari, camicie, stoffe, elastici, cerchietti, ombrelli e molto altro. Un amore che in Francia e nei Paesi nordici non è mai venuto meno, ma che qui in Italia dalla metà degli anni ’90 è diventato più debole, si è legato ai Paninari più nostalgici o è diventato di nicchia, apprezzato da chi non rinunciava a sognare.
Ora si sogna di nuovo e c’è quel coraggio di essere ironiche, allegre, romantiche, estrose e vivaci.
Le fantasie sono tornate a imitazione di Naj-Oleari. Inizialmente limitandosi a quelle floreali, per poi aprirsi ed accettare tutta la potenza creativa del pattern. Allora, abbiamo iniziato a rivederle nei vestiti, nelle borse, nelle camicie, negli accessori e poi nelle scarpe. Vari i brand che le hanno riproposte.
Come utilizzare quindi le tendenze anni ’80? Semplice: liberando la fantasia.
Le Baglicious addicted, sognatrici e ironiche per natura, conoscono bene l’origine di questa tendenza: Naj Oleari. Perché Naj Oleari è la fantasia. E c’è sempre stata, con pattern cult e con quelli nuovissimi. Semplicemente è successa una cosa favolosa: il sogno ha riconquistato tutte. Basta osservare con attenzione per notarlo: le più young chiedono alla loro mamma dov’è stata conservata la cartella Naj-Oleari, le under e le over 30 la rispolverano o la ricomprano.